La storia

Il comune deve il suo nome al termine latino caesa ovvero da silva caesa, che significa selva tagliata. A testimonianza del fatto che, da sempre, la storia e lo sviluppo di Cessapalombo si sono intrecciati con i boschi circostanti. I boschi fornivano il legno per le carbonaie e prodotti come funghi, tartufi, castagne e la cacciagione. Anche se non si hanno fonti certe che consentano di stabilire con precisione la nascita del borgo, risulta che nell’area sorgeva un centro abitato già dal III sec a.C. e che vi rimase successivamente in epoca romana.
Il comune di Cessapalombo è costituito da numerosi borghi. Il castello di Cessapalombo è quello di cui si hanno meno informazioni in quanto distrutto interamente dal sisma del 1799. Il castello di Montalto sorge nell’XI secolo d.C. e diventerà un importante centro difensivo dei Da Varano Di Camerino a partire dal 1500. Il suo antico splendore è solo un ricordo, ciononostante conserva ancora un fascino immutato.
A ridosso di Montalto si trovano i tre borghi di Tribbio, Valle e Villa (nato come tappa per raggiungere il vicino eremo della Grotta dei Frati).
La frazione di Monastero si trova invece poco distante dall’Abbazia di San Salvatore ed il borgo ha seguito nel corso della sua storia le vicende della Abbazia Benedettina prima e Francescana poi.
Passato il periodo delle signorie e del controllo di Camerino, il territorio di Cessapalombo fu inglobato dallo Stato Pontificio e ne seguì il destino fino all’Unità d’Italia. La storia più recente ci parla del territorio di Cessapalombo come luogo di primissimo piano nel corso della Resistenza, il comune fu insignito della croce di guerra al valor militare per i sacrifici della sua popolazione. Il 22 marzo 1944 nella frazione di Montalto i nazifascisti compirono uno dei più terribili eccidi della seconda guerra mondiale.

La terra degli Artisti del Fuoco

All’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed in modo particolare nella zona del Comune di Cessapalombo (MC), il mestiere del carbonaio ha caratterizzato l’antico sistema sociale ed economico di un intero territorio: le carbonaie rappresentavano la fonte d’energia e la risorsa economica primaria della popolazione e delle famiglie (la produzione del carbone interessava 50-60 nuclei familiari) che si dedicavano a questa attività. Il consumo e la produzione del carbone vegetale sono andati lentamente riducendosi e l’antica tecnica della carbonaia viene portata avanti da una manciata di produttori che mantiene un legame ancora vivo e partecipato con il bosco e la produzione del carbone.
Nel 2001, nel circuito museale del Parco dei Monti Sibillini, è stato inserito il Museo delle Carbonaie. Il museo è situato all’interno di Palazzo Simonelli ed ospita gli strumenti tipici e la documentazione storica dell’antico mestiere del carbonaio. Il museo ha sviluppato anche un percorso esterno, il "Percorso delle Carbonaie", lungo le cui tappe sono state fedelmente ricostruite tutte le fasi del procedimento di produzione del carbone.

Un territorio da scoprire

I luoghi magici del comune di Cessapalombo ospitano anche il parco attrezzato del Giardino delle Farfalle, ideale per attività didattiche.
Da questi luoghi partono alcuni dei sentieri più affascinanti del maceratese. Questi itinerari, che percorrono per lo più la gola del Fiastrone, vi porteranno in luoghi senza tempo. Lungo le pareti calcaree che sovrastano il fiume troverete grotte e antri che nei secoli hanno dato rifugio e protezione a eremiti, monaci e partigiani.
Nel bel mezzo di questi scenari si trova la Grotta dei Frati, una cavità naturale a picco sulle gole del Fiastrone. La grotta fu inizialmente abitata dai frati Benedettini intorno all'anno 1000 per poi divenire rifugio dei frati Clareni nel XIII secolo. La struttura, oggi restaurata ed ancora ricca di fascino, rimase luogo di preghiera fino al 1600.
Un altro sentiero magico ci porta alle Lame Rosse. Millenni di erosione delle pareti in arenaria provocati dagli agenti atmosferici hanno creato torri, pinnacoli e lame che normalmente ci aspetteremmo di visitare nel Gran Canyon non certamente a due passi dai borghi medievali dell’alto
maceratese.
Nel corso dell’anno, sagre e feste, danno la possibilità di apprezzare al meglio le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Il territorio di Cessapalombo è una meta tutta da scoprire ed in cui perdersi alla ricerca di pievi, chiese, castelli, boschi e uliveti che ricoprono la terra degli Artisti del Fuoco.

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